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  • Immagine del redattoreIvan .Braia

La Locarno che vorrei…

Negli ultimi tempi mi è capitato di immaginare di essere davanti ad un foglio bianco e provare a disegnare la Locarno che vorrei. Un esercizio che tutti dovrebbero fare per rendersi conto del luogo in cui viviamo e conoscere gli aspetti positivi e negativi del nostro territorio. Non è un esercizio per niente facile, ma penso che tutti noi dobbiamo provare a farlo almeno una volta nella vita. Chiaramente potrebbe capitare che la creatività e l’illusione possano giocare dei brutti scherzi, immaginando cose che sono semplicemente irrealizzabili. Quindi bisogna cercare di restare il più pragmatici possibile.


La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho guardato questo foglio bianco è naturalmente la Piazza Grande, simbolo della nostra città e ormai conosciuta in tutto il mondo. In questo caso non mi interessa troppo l’aspetto estetico, ma piuttosto come riempirla il maggior tempo possibile. Quest’estate caratterizzata dalla pandemia si è visto come anche attraverso piccoli eventi con artisti nostrani sia possibile riempirla. Quindi non solo grandi eventi che attirano turisti da tutto il mondo, ma anche eventi più piccoli fatti su misura, per un turismo più locale. In questo senso aspetto anche i risultati della consultazione per la riqualifica degli spazi urbani che spero darà lo slancio necessario alla rivitalizzazione della Piazza grande. Mi immagino anche un ampiamento della zona della piazza a partire dal Lungolago, passando per Largo Zorzi, la Rotonda, il Palacinema, fino ad arrivare al palazzetto Fevi. In questo modo si potrà creare un polo turistico attivo tutto l’anno, attraverso anche eventi congressuali, e non solo limitato ai grandi eventi stagionali.

Un altro spunto da aggiungere al mio foglio bianco è sicuramente un rafforzamento della digitalizzazione per garantire ai cittadini dei servizi sempre più efficienti. L’utilizzo dei sistemi informatici negli ultimi anni si è evoluta e si sta evolvendo ad una velocità impressionante, anche nell’amministrazione pubblica. Le trasformazioni digitali possono migliorare le interazioni tra Comune e cittadini, tra Stato e economia e tra agenzie governative, rendendole più efficienti, democratiche e trasparenti. Mi piacerebbe che il concetto di smart city sia sviluppato ulteriormente attraverso l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in modo da interagire meglio con i cittadini, traendo così un vantaggio dai dati disponibili e risolvere i problemi più importanti che attanagliano la nostra società.


Chiaramente sono pienamente consapevole che queste soluzioni non siano facili da applicare, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo, ma credo anche che una pianificazione di base e avere delle idee concrete sia la strada giusta da proseguire. Sono convinto che attraverso una collaborazione ampia, che comprende cittadine e cittadini, forze politiche e le associazioni attive sul nostro territorio si possano raggiungere dei risultati positivi per il bene della nostra città. Ora dobbiamo solo rimboccarci le maniche e sono convinto che ripartiremo, insieme.

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